L' allergia alimentare penetra nel profondo del soggetto, nel suo vissuto, incidendo sulla percezione che ha del mondo, degli altri e di se stesso.
Genera in lui rabbia, paura, senso di solitudine e di impotenza.
Scardina l'illusione di invulnerabilità, lo fa sentire costantemente in pericolo, esposto alla possibilità di poter avere una reazione allergica.
In particolar modo incide sulla percezione che il soggetto ha del cibo. Il cibo infatti si riveste di significati insoliti, sgradevoli, minacciosi. Non è più fonte di piacere, di unione, ma diventa fonte di minaccia, di paura.
Ciò può portare il soggetto all'isolamento. Isolamento che parte dagli altri o da se stesso, come conseguenza della difficoltà o dell’impossibilità di conciliare la propria vita con quella degli altri. Infatti mangiare con gli altri cessa di essere un modo per stare insieme, per condividere, per avvicinarsi. Diventa pericoloso, imprudente e rischioso.
Tale condizione di isolamento può essere aggravata dalla percezione di solitudine che vive il soggetto.
L' allergia alimentare infatti può essere particolarmente insidiosa in quanto dall' esterno non assume quella credibilità rispetto ad altre malattie. Infatti spesso viene sminuita, non riconosciuta, o addirittura negata. In un certo senso, non esiste per gli altri.
Il paziente allergico può quindi sentirsi solo nella sua particolare condizione. Solo come chi è incompreso, invisibile, inascoltato. Come chi combatte una battaglia abbandonato a se stesso. Come chi deve vivere in un mondo che sembra essere stato fatto o pensato per persone diverse da lui, nel quale quindi non trova un posto. Un mondo inadatto ai suoi bisogni.
Il supporto psicologico si pone come finalità prima di tutto quella di offrire al soggetto uno spazio di parola e di ascolto.
Attraverso la parola il soggetto può esprimere ciò che sente, può tirar fuori i suoi stati d'animo, essere sostenuto ed essere aiutato ad elaborarli. Inoltre il soggetto, in seduta, può essere compreso nelle sue emozioni e aiutato ad affrontare i cambiamenti, le difficoltà connesse alle relazioni, alle dinamiche familiari, all'incertezza, alla paura, alla rabbia, al senso di solitudine.
Il supporto psicologico permette al paziente di acquisire gli strumenti necessari per gestire il disagio indotto dalla malattia e le conseguenti implicazioni e difficoltà.
Al fine di offrire un servizio completo, il paziente allergico potrà essere inserito in un percorso multidisciplinare che vedrà la partecipazione di un medico specialista allergologo, il quale potrà offrire supporto diretto o indiretto al paziente per inquadrarne meglio la sua patologia e aiutare sia nella gestione pratica che nel supporto psicologico.