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Il mondo di chi ha perso una persona cara

Il lutto, in quanto inevitabile, ci impone una scelta: rinunciare a vivere o ricominciare con il cuore a pezzi e la vita mutilata di qualcosa.

Questo qualcosa non è solo la scomparsa della persona amata, ma anche qualcosa di noi stessi che, insieme a lei, è andato perduto.

Perdiamo una parte di noi che abbiamo riposto in lei. Perdiamo le illusioni di invulnerabilità. Perdiamo le illusioni sui legami, che si rivelano precari, incerti ed esposti al rischio di spezzarsi da un momento all'altro. Insomma, perdiamo.

Al contempo incontriamo il senso di colpa, che si esprime attraverso rimproveri e accuse verso noi stessi per aver provato rabbia verso la persona perduta, per averla maltrattata o trascurata. Siamo così indotti anche a idealizzarla, a riservarle ogni forma di rispetto e di considerazione. Non riusciamo più a riconoscere i suoi difetti e le sue mancanze, ma solo le sue qualità. Questo è un nostro bisogno, è l'altra faccia del senso di colpa per essere sopravvissuti alla sua morte.

Il lutto parte dal dolore per la scomparsa di una persona e diventa dolore per noi stessi. Per la nostra vulnerabilità, impotenza. Per il nostro destino beffardo ed inevitabile, che è quello della morte.

Passiamo dall'essere lontanamente coscienti della morte, dall'avere cioè una consapevolezza sepolta da qualche parte dentro di noi, a divenirne spettatori, a guardare la morte che ci strappa via brutalmente qualcuno che era parte di noi. Attraverso un altro ci misuriamo con la nostra fine. Ed è nella misura in cui quest'altro ci è appartenuto, ci è stato vicino, che diventa il volto della nostra finitezza, la sua testimonianza più attendibile. Ciò che ci strappa ogni illusione e non ci consente più di vivere come se, presto o tardi, tutto non dovesse finire.

Il lutto ci fa sprofondare non solo nella desolazione e nella disperazione, ma anche nella solitudine. Infatti, quando muore qualcuno che amiamo e soprattutto che ci amava, moriamo un po' anche noi, in un certo senso, perché nel suo cuore non esistiamo più.

Il supporto psicologico oltre a sostenere il soggetto in un momento così delicato, favorisce l'elaborazione del lutto e aiuta a pensare al dopo. Aiuta a ridare un senso alla vita e a tutto quello che l'aveva perduto. Aiuta il soggetto a governare l'ingovernabile, a far nascere, lì dove c'è, la disperazione e il dolore, una speranza. Perché la speranza vola più in alto del dolore. Ed è ciò che il lutto e nessuna perdita potranno mai toglierci.